Scopri le variabili che condizionano un impianto d’irrigazione

Lo scopo dell’irrigazione è mantenere il terreno umido in modo tale che la pianta abbia costanti riserve d’acqua. I problemi che sorgono sono: valutare i volumi d’acqua da usare; e quante volte irrigare per raggiungere tale scopo.

Tra le principali variabili che influiscono ci sono il tipo di terreno, il clima e il tipo d’erba che dobbiamo irrigare.

Per quanto riguarda il tipo di terreno, se per esempio abbiamo un tipo di terreno argilloso, esso tratterrà ed immagazzinerà l’acqua molto più di un terreno sabbioso o grossolana. Un terreno argilloso può trattenere circa 2 centimetri d’acqua nella zona radicale, al contrario di quelli sabbiosi che a stento ne trattengono la metà.

D’altro canto, l’argilla assorbe l’acqua molto lentamente (a volte giornate intere) a differenza di quello sabbioso che in circa mezz’ora riesce ad assorbirla. In presenza di un terreno argilloso è consigliabile impostare una piccola portata d’acqua, con dei mini cicli periodici per evitare sprechi. Nel caso di terreno sabbioso si consiglia di irrigarlo frequentemente con grandi quantità d’acqua.

Il tempo atmosferico è un aspetto da tenere fortemente in considerazione nella scelta del tipo d’irrigazione. Molto dipende anche dal tipo di pianta che vogliamo irrigare, per esempio in zone calde con umidità molto bassa, e quindi molto secche, occorrerà irrigare almeno tre volte a settimana, mentre un terreno in cui è favorito un clima più umido necessiterà di un’irrigazione meno frequente.

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