La coltivazione di agrumi, molto importante nelle regioni meridionali, rischia di subire un duro colpo a causa di alcuni patogeni in arrivo dall’estero. Questi funghi, virus e batteri che colpiscono soprattutto arance e clementine, stanno iniziando a creare allarmismo tra gli agricoltori, che tengono continuamente sotto controllo le proprie coltivazioni.
Guido Sorrentino, virologo e ricercatore del Crea-Ofa, intervistato da AgroNotizie ha dichiarato: “Sono attualmente quattro i microrganismi che stiamo monitorando attentamente per il concreto rischio che arrivino in Italia. Si tratta degli agenti patogeni del Black spot, del Citrus canker, del Greening oltre alla Xylella fastidiosa. Sono malattie che a causa dell’arrivo di prodotti dall’estero, sia frutti che piante, potrebbero entrare con facilità nel paese. Inoltre, molti di questi patogeni e i loro vettori possono vivere anche come ospiti di piante ornamentali, eludendo quindi i controlli”.
È a causa degli scambi commerciali extra-europei che oltre ai prodotti, possono arrivare virus e batteri che fino a quel momento non erano presenti, sconvolgendo l’ecosistema.
In merito, Sorrentino, ha dichiarato: “Per questo serve un rafforzamento dei controlli sui prodotti in ingresso nel nostro paese mediante il Servizio fitosanitario e un rafforzamento del Sistema di certificazione degli agrumi”, spiega Sorrentino. “Occorrerebbe poi un piano di investimenti dedicato a tutti gli attori della filiera agrumicola per l’eliminazione di tutti i patogeni e alle dogane prestare attenzione anche alle specie vegetali ornamentali, che possono fungere da fonte di contagio”.
Tra i vari patogeni, abbiamo introdotto il Black spot, una malattia fungina causata dal fungo Phyllosticta citricarpa. I sintomi che si possono notare, sono delle macchiette nere che rendono il frutto non idoneo alla vendita. Tra i Paesi più colpiti troviamo il Sud Africa e l’Australia.
Il Citrus canker, invece, è causato dal batterio Xanthomonas axonopodis, ed è una specie di cancro che colpisce le piante di agrumi. La tramissione di tale batterio è favorita dall’innesto e/o utilizzo di attrezzi non disinfettati. Se una pianta di agrumi contrae il citrus canker, l’unica soluzione per eliminarlo, è quello della distruzione della pianta.
Il Greening è una malattia di origine batterica, portata dal batterio Candidatus liberibacter, che colpisce le piante di agrumi e le porta alla morte. Il batterio può essere trasportato anche da piante ornamentali, in cui possono depositarsi le uova, per poi trasferirsi nella pianta ospite.
Concludiamo questa lista con la Xylella fastidiosa, causata dal batterio Xanthomonadaceae, citato dai siti d’informazione per i danni che ha recato all’olivicoltura salentina. I suoi ceppi possono colpire anche le coltivazioni d’agrumi, attraverso un trasferimento da vigneti ad agrumi.
Sorrentino sottolinea, infatti, “È oggetto di particolare attenzione anche nelle aree dove convivono vigneti e agrumi, in quanto la forma patogenica per i vigneti viene veicolata da un cicadellide che sverna sugli agrumi”.