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Imprenditoria agricola al femminile: pronti 15 milioni di euro

La Ministra delle politiche agricole alimentari e forestali Teresa Bellanova, ha investito molte delle sue energie per sviluppare iniziative dedicate alla valorizzazione del “made in Italy” per risollevare le aziende in difficoltà che operano nell’agroalimentare.
Un’altra delle iniziative recenti portate avanti dalla Ministra è stata per contrastare il caporalato e il lavoro in nero che colpisce molti dei braccianti agricoli.

Il Mipaaf (Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali) si è posto tra gli obiettivi il sostegno all’imprenditoria femminile e under 40.
Dal 2020 fino al 2022 (il triennio in corso), è stato messo a disposizione un fondo di 15 milioni di euro che è diventato attivo solo di recente con l’approvazione del bonus “donne in campo” durante la Conferenza Stato-Regioni.

Il presidente nazionale dell’associazione “Donne in campo”, Pina Terenzi, ha dichiarato dopo la Conferenza: “Una grande opportunità per sostenere e incentivare la presenza femminile in agricoltura, che in Italia resta uno dei comparti con la più alta percentuale di occupazione rosa“.

Lo stanziamento garantirà mutui fino a 300 mila euro (a tasso zero) per la durata massima di 15 anni. Ovviamente, ai mutui potranno accedere solo le donne con qualifica di imprenditore agricolo o coltivatore diretto. Inoltre, potranno richiedere il mutuo anche le aziende agricole composte dal 51% dei soci di sesso femminile. Il finanziamento coprirà un massimo del 95% delle spese ammissibili. Tra le spese ammissibili vi sono: miglioramento del rendimento della sostenibilità dell’azienda; riduzione dei costi di produzione; miglioramento delle condizioni agronomiche e ambientali, di igiene e benessere animale; realizzare infrastrutture connesse allo sviluppo; adeguamento e modernizzazione dell’agricoltura.
(Gamberorosso)